Al contrario di tutti gli altri elettromedicali per terapia fisica strumentale che in genere trasferiscono energia sotto diverse forme (termica, meccanica, elettrica e fotonica), CMF trasferisce ai tessuti biologici pacchetti ben precisi di informazione coerente con il sistema cellulare (pattern). Il trasferimento informazionale avviene sfruttando le caratteristiche positive dell'induzione magnetica come mezzo di trasporto attraverso segnali multifrequenziali complessi ad armoniche multiple (codici macchina).

Rif: "CMF: I campi magnetici complessi come broadcasting di informazione bioattiva" - F. Crescentini 2013 - Ed. MP&BN

I programmi terapeutici prememorizzati e tessuto specifico, presentano in genere diversi passi che vengono impostati seguendo una sequenza ben precisa nel rispetto del progetto biologico che deve essere attuato.
I tipi di segnali erogati dalle apparecchiature che compongono il sistema CMF e CMF Next, nonostante siano estremamente efficaci dal punto di vista terapeutico, sono molto sicuri dal punto di vista operativo e presentano effetti collaterali pressoché nulli. La frequenza di emissione molto bassa è nel campo delle ELF, l’intensità di induzione nell’ordine dei micro Tesla e i tempi di terapia non superano in genere i 30 minuti per ogni programma.

La scelta dell'induzione magnetica, rispetto a qualsiasi altra forma di energia, permette di trasferire i codici terapeutici bioattivi erogati dal sistema CMF e CMF Next con un quantitativo energetico molto basso senza incorrere nel riscaldamento dei tessuti, senza i limiti fisici dell'energia meccanica, senza il rischio di intolleranza alle correnti elettriche con possibilità di danni tessutali e/o ustioni e senza avere i limiti di profondità di penetrazione dell'energia fotonica.

I trattamenti con CMF possono avvenire in presenza di protesi metalliche, attraverso i gessi e, nella maggior parte dei casi, con il paziente vestito.

Gli effetti dei codici erogati dal sistema CMF e CMF Next possono essere molto efficaci nell'ambito della terapia del dolore attraverso un effetto antiedemigeno, antinfiammatorio, analgesico e batteriostatico. Tuttavia la grande differenza rispetto alle altre metodiche è rappresentata dal notevole potere rigenerativo su tutti i tipi di tessuti biologici.

Tra le azioni specifiche esercitate da CMF particolarmente importante risulta l’azione di contrasto agli stati infiammatori e ossidativi cronici dell’organismo nel suo complesso. È noto infatti che tali condizioni, soprattutto a “basso titolo”, predispongono all’insorgenza di gravi patologie. La correzione di questi stati di squilibrio cronico generalizzato, tanto più pericolosi in quanto scarsamente se non affatto sintomatici, rappresenta una vera e propria azione di prevenzione di malattie gravi più o meno acute.

Decine di studi scientifici hanno dimostrato come i Campi Magnetoelettrici Complessi Multifrequenziali a bassa e bassissima frequenza e intensità (Complex Magnetic Fields) possano attivare una serie di segnali chimico-fisici e quindi innescare quella serie di funzioni note nel loro complesso come Morfogenesi Riparativa (MR).

La Morfogenesi Riparativa
Il sistema riparativo è costituito da tre eventi fondamentali: la riparazione molecolare, cellulare e tessutale.

Riparazione molecolare
Così come nella costruzione di una casa la prima cosa da fare è riparare o sostituire i “mattoni” danneggiati, così il primo passo è quello di attivare un meccanismo di riparazione dei mattoni che costituiscono i nostri apparati e cioè le proteine.

Alcune proteine sono in grado di riparare le altre proteine e vengono chiamate Heat Shock Protein (HSP); è stato dimostrato che le radiazioni magnetoelettriche incrementano l’espressione genica delle HSP.

Riparazione cellulare
Agendo inoltre sulla riparazione delle proteine di membrana, i CMF sono in grado di ripristinare l’omeostasi cellulare in tempi molto più rapidi di quelli fisiologici, ricreando i normali potenziali transmembrana.

Riparazione tessutale
La riparazione tessutale è l’insieme delle riparazioni molecolari e cellulari nonché dei meccanismi legati al passaggio di informazione intercellulare. La neo-Morfogenesi Riparativa contiene l’informazione di tutti i costituenti (mattoni) da riparare e delle pathway riparative; è stato dimostrato che i CMF sono in grado di accelerare le cinetiche enzimatiche nella MR.

Azione analgesica, antiedemigena e antinfiammatoria
L’azione analgesica è dovuta alla modulazione dei neurotrasmettitori del dolore con un effetto morfino-simile.
L’effetto antiedemigeno è legato essenzialmente alla regolazione del flusso idrico cellulare ed extracellulare.
L’effetto antinfiammatorio è legato prevalentemente alla modulazione delle citochine proinfiammatorie, all’incremento di quelle antinfiammatorie e al ripristino dell’attività della Ca-ATPasi di membrana.

Azione batteriostatica
L’azione antimicrobica dei Campi Magnetoelettrici Complessi Multifrequenziali a bassa e bassissima frequenza (CMF) viene invece prodotta inibendo la capacità di duplicazione.

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